Ultimo appuntamento dell’anno con i meetup di datascienceseed. Con la nuova formula ibrida con l’incontro in presenza aperto agli iscritti all’associazione, insieme al nostro usuale streaming sul canale youtube, ci vediamo poco prima di natale Giovedi 16 Dicembre, a partire dalle ore 18:00 per parlare di buchi e crepe.
Registrazione su eventbrite seguendo il link qui sotto: La prenotazione su eventbrite riguarda per il momento l’accesso web. Dobbiamo ancora avere le conferme finali per consentire ai soci dell’associazione DataScienceSeed di partecipare in presenza.
Andrea Ranieri, ricercatore del CNR-IMATI di Genova, ci descriverà una applicazione del deep-learning ad un problema ben noto a chiunque abbia percorso una strada asfaltata: la manutenzione del manto stradale.
L’infrastruttura stradale è uno dei pilastri delle moderne società: essa rende possibile il trasporto efficiente di persone e merci laddove altre modalità di trasporto non potrebbero competere in termini di costo.
Tuttavia l’asfalto stradale tende a deteriorarsi col tempo, con l’utilizzo e a causa dei fenomeni atmosferici ed ambientali. E’ proprio la capillarità dell’infrastruttura stradale, il suo maggior pregio, che la rende anche molto difficile e costosa da monitorare e manutenere – solo negli US, sia i danni agli automobilisti che per la manutenzione delle strade sono stimati in “billions USD/year”.
Ad oggi, in Italia come anche nella maggioranza dei Paesi nel mondo, il rilevamento dei danni al manto stradale avviene manualmente, con operatori specializzati in campo e costose attrezzature. Questo limita molto l’efficacia del monitoraggio da parte degli enti preposti alla manutenzione.
Il CNR di Genova ha recentemente iniziato ad applicare la Computer Vision, le Reti Neurali e l’Intelligenza Artificiale al problema della pothole e crack detection sul manto stradale. L’approccio scelto è quello di eseguire la segmentazione semantica di immagini stradali per individuare in modo molto preciso sia buche che fessurazioni.
Andrea ci racconterà come è possibile fare tutto questo, e quali sono gli scenari futuri resi possibili dall’utilizzo di self-supervised learning e telecamere RGB-D.
Andrea Ranieri è ricercatore presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto di Matematica Applicata e Tecnologie Informatiche (IMATI), dove si occupa di Deep Learning e AI principalmente in ambito Computer Vision. Andrea ha una laurea in Ingegneria Informatica, un Dottorato di Ricerca in Scienze ed Ingegneria dello Spazio e un background tecnologico estremamente vario che va da networking e sistemi distribuiti a robotica e perception. Usa Linux quotidianamente da più di 15 anni e Python e Fast.ai da neanche 3. I suoi interessi di ricerca vanno dalla segmentazione di immagini al self-supervised learning, passando per tecniche “context-aware” per la data augmentation.